Azione in un’ex isola ecologica TdG: tentativo di evitare scempi pubblici attraverso la comunicazione
Una nuova azione di sensibilizzazione e coscientizzazione verso gli esseri umani l’ho fatta in uno spazio “pubblico” che è stato trasformato da non moltissimo in una piccola “area verde”, proprio in centro città a Torre del Greco. Ho scritto “area verde” tra virgolette perchè in realtà c’è più cemento che verde lì dentro.
La peculiarità di questo posto è che si può notare che nonostante siamo nel 2025 il modo di fare da parte dei cittadini, dell’amministrazione comunale e delle imprese private che vincono appalti o che a vario titolo effettuano servizi per il comune stesso NON E’ CAMBIATO. Sono evidenti i segni di una mancata evoluzione (che prosegue) del cervello degli esseri umani in particolare di questa area geografica del mondo. Al di là di osservazioni e ragionamenti più interessanti che farò dopo, e rimanendo su un livello descrittivo “basso” (legato cioè alla realtà attuale espressa quì a Napoli) la cosa da mettere in evidenza è appunto il fatto che ancora nel 2025 gli esseri umani di questa parte del mondo non riescono assolutamente a capire che un’area pubblica è uno spazio di rilevante valore, che andrebbe curato e rispettato ancor più che uno spazio privato. Ci sono grossi regressi in questo senso dovuto al fatto che sta passando l’idea che oramai così è! Il confronto con persone che conosco da anni e anni, con un livello culturale che dovrebbe definirsi alto, mi da conferma di ciò che ho espresso. Sentire persone adulte, con figli, con un livello di istruzione alto, con un livello economico più alto della media, che girano il mondo per vacanze o altro, avendo quindi la possibilità di maturare una coscienza ed una mentalità rispetto a varie tematiche di vita più “ricca” rispetto a tanti altri che in zona verrebbero definiti “zulù” (senza offesa per un nobile popolo africano), che considerano normale (!!!) tollerare questo modo di concepire uno spazio pubblico, che considerano normale (!!!!) l’atteggiamento menefreghista dei più, cui loro stessi si conformano, e addirittura denigrare o considerare pazzo chi, come me, si prende responsabilità verso l’azione educativa in questo senso, è un paradosso che conferma l’idea che ho maturato sul livello di EMERGENZA nel mondo oggi.
Le considerazioni “alte” che faccio rispetto alla situazione sono sempre le stesse e sono quelle alla base della motivazione che mi ha spinto a prendere questa iniziativa, che proverò a portare avanti per come possibile, nonostante il mancato sostegno da parte di tutti. La mia è un’ipotesi NON basata su alcuna visione scientifica di consenso, ma che mette insieme una serie di conoscenze e osservazioni derivanti dalla mia esperienza personale. L’essere umano deve aver preso un percorso di “sviluppo” sbagliato che lo ha portato sempre più lontano dalla natura, facendogli perdere l’orientamento, da cui il modo di vita folle che conduce oggi nel 2025. Ho messo la parola sviluppo tra virgolette, perchè non sono sicuro che questa sia la parola più adatta a descrivere la situazione. E’ una parola comunemente utilizzata per indicare una via di miglioramento umano, ma io credo che la parola evoluzione sia più adatta. Perchè rende più l’idea di cosa è mancato e manca alla vita dell’essere umano. Non tanto una forma di sviluppo o progresso, o di crescita economica e tecnologica, quanto un percorso di evoluzione della mente umana, in grado di rendere i singoli sufficientemente forti fisicamente e di cervello per condurre una vita in equilibrio con gli altri esseri viventi sul pianeta.
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