In un epoca storica in cui lo Stato sociale è messo sotto attacco dalla cultura politica globale di stampo capitalistico, diventa sempre più necessaria la difesa dei diritti dei popoli. Nel contesto attuale non vedo altra alternativa se non un’assunzione di responsabilità a livello individuale rispetto a tutta una serie di problematiche sociali ed ambientali. Ognuno di noi deve ritenersi responsabile di ciò che accade nella sfera pubblica. Non basta più delegare ad uno Stato sempre più inesistente. La produzione dei servizi necessari alla collettività vanno procurati attraverso la costruzione di welfare community. Bisogna costruire, anche attraverso la rete, una comunità di persone responsabili in grado, più di altri, di promuovere uno sviluppo sano a livello locale. Queste persone devono agire nella società civile utilizzando anche gli strumenti che il mercato mette a disposizione. La cultura di riferimento per tali comunità deve essere il GLOCALISMO. Tutto ciò che viene fatto a livello locale deve essere inserito in un contesto globale, per rispondere ad una logica di minore impatto possibile dal punto di vista sociale ed ambientale.

Globanopei è un tentativo di costruire una comunità di welfare (a livello locale nella zona di Napoli) tra le tre categorie di “cittadini” che normalmente abitano le città del nostro mondo: “nativi”, immigrati e turisti. Il motto è: sono un cittadino di Napoli, anche se solo per un giorno. Chi vive in città anche solo per un giorno come turista o anche come migrante di passaggio, potrebbe e dovrebbe (secondo chi scrive) sentirsi cittadino ed interessarsi ai destini del luogo che “calpesta”.