Creazione di cooperative informali di immigrati che già spesso si occupano di chiedere l’elemosina in cambio dello spazzamento delle strade, ed organizzare in forma più strutturata e continuativa tale lavoro.

La quantità di “spazzatura” per le strade aumenta sempre più. Sempre più frequentemente i marciapiedi sono impraticabili, essendo pieni di cacca di cani e “rifiuti” di ogni tipo. Il che arreca grave danno a tutti, soprattutto a chi non deambula bene per età o per infortunio o disabilità, o a chi vorrebbe camminare con un passeggino.

Tutto questo scempio viene causato da due fattori sostanziali. Da un lato ancora oggi non si è arrivati a capire che il concetto di rifiuto o spazzatura dovrebbe essere eliminato. NON ESISTE IL RIFIUTO. Dovrebbero esistere solo materiali da recupero da avviare a riciclaggio attraverso raccolta differenziata. Dall’altro si è consolidata la prassi (non contestata a sufficienza per anni) secondo cui le aziende responsabili della pulizia e del servizio raccolta rifiuti, non effettuano lo spazzamento delle strade e dei marciapiedi.

L’idea sarebbe quella di coinvolgere una serie di persone immigrate (anche come “clandestini”) nella zona di Napoli e provincia, che desiderano lavorare allo spazzamento delle strade. Molti di loro già presenziano le nostre zone facendo tale lavoro in cambio di elemosine. Tali soggetti sono abituati già spesso nei loro Paesi di provenienza, a lavorare nell’ambito dell’economia informale. Spesso arrivano quì in condizioni disperate, spesso fuggendo da situazioni di emergenza. Non hanno quindi l’opportunità di un inserimento lavorativo e quindi sociale regolare. Attraverso tale iniziativa si vuole offrire a queste persone una prospettiva di inserimento lavorativo e sociale, e risolvere un problema sociale non risolto dal nostro Stato e dalle nostre comunità locali, relativo appunto alla pulizia delle strade.

Si dovrebbe avviare una fase di sensibilizzazione verso i cittadini circa l’opportunità di tale operazione ed organizzare una raccolta fondi tra i residenti – continuativa e stabile – da destinare agli “operatori ecologici stradali informali“, con l’obiettivo prospettico di stabilizzare tale servizio con la creazione di cooperative regolarmente costituite, in modo da offrire anche un’opportunità di regolarizzazione di tali immigrati con l’ottenimento del permesso di soggiorno.